Pareri in materia di Appalti Pubblici

Argomento: frazionamento artificioso

Nella casistica riportata nel parere n. 1426 ossia appalto misto effettuato in un'unica RdO MEPA suddivisa in lotti totalmente eterogenei (Es.: il primo riferito a lavori, il secondo a beni e l'ultimo a servizi), nella quale non vi sono elementi che fanno emergere l'unitarietà della gara che diventa quindi riconducibile a tante gare, per ognuna delle quali vi è un'autonoma procedura che si conclude con l'aggiudicazione, qual'è il valore stimato dell'appalto per l’individuazione del limite di soglia comunitaria? Se ne dedurrebbe che, in questo particolare caso, ogni singolo lotto debba essere preso in considerazione col proprio, è corretto? Se quanto precede è vero è possibile affermare che, il predetto caso, si manifesta quale eccezione alla regola generale per la quale, nelle gare effettuate tramite un’unica RdO MEPA con elementi che che fanno emergere l'unitarietà della stessa, ma suddivise in lotti omogenei riferiti alla medesima categoria merceologica (Es.: unica RdO di lavori per la ristrutturazione di una palazzina, suddivisa in tre lotti prestazionali di cui il primo riferito alla categoria OG1, il secondo ad OS 3 e l'ultimo a OS 30), il valore stimato dell’appalto da considerare per il superamento della soglia comunitaria è definito dalla somma dei tre lotti? Per concludere si ritiene che la procedura indicata nella prima parte del quesito, ancora oggetto di dibattito da parte di dottrina e giurisprudenza sia decisamente caotica, poco funzionale nonché caratterizzata da un’elevata possibilità di generare errori procedurali che farebbero soccombere la Stazione Appaltante in caso di ricorso. Non se ne comprende pertanto l’utilità anche in ragione del fatto che, essendo esigenze totalmente eterogenee riferite a differenti categorie merceologiche (lavori, servizi e forniture), potrebbero essere gestite con tre distinte pratiche più lineari senza il rischio di incorrere nel frazionamento artificioso: è corretto il ragionamento? Ten. Col. Filippo STIVANI.